mercoledì 19 settembre 2012

DOVE SONO I PAPÀ?

Questo è un blog al femminile, è evidente. Lo si capisce perché come vedete prevale il rosa che NON È affatto il mio colore preferito. Se devo dirla tutta ODIO il rosa, al contrario di mia figlia che, per qualche arcano motivo, lo considera il massimo dell'espressione del suo essere FEMMINA. Insomma, è una questione di identità. È probabile che se le preparassi dell'insalata rosa la mangerebbe "perché è da femmina".
Ma su questo argomento rischio di dilungarmi a dismisura, quindi torno al tema che è scritto nel titolo: I PAPÀ.
Una delle osservazioni che mi si fanno è che non parlo mai dei papà, eppure, li considero così presenti nella vita delle donne-mamme, che decido di parlarne poco. È evidente che sono una presenza preziosa, anzi, preziosissima SE (perché non è sempre così, no?) abbiamo la fortuna di aver accanto una persona che amiamo, con la quale creiamo un equilibrio, con cui si crea un rapporto di rispetto e fiducia reciproca...bla bla bla...il punto è un altro: le donne, il loro corpo, il loro sviluppo, il loro ciclo, il loro portare e partorire la vita, la loro crescita...è un universo TOTALMENTE femminile, che spesso non condividiamo e purtroppo, spesso, non conosciamo. È un qualcosa di che va al di là di me, di Giovanna, di Paola, di Matilde...è qualcosa che esiste da secoli e custodisce il mistero della vita. 

Il contesto socio-culturale a cui apparteniamo ci propone invece continuamente strumenti che ci portano a confondere, annullare, nascondere, trasformare, esporre il nostro "femminile": si passa dall'esibizione sfacciata di un corpo finto e idealizzato, e poi ci ritroviamo ad assumere pillole anticoncezionali che ci garantiscono che non ci faranno venire le mestruazioni (http://itrucchidelledonne.myblog.it/archive/2012/09/05/in-arrivo-pillola-no-stop-per-ciclo-quando-vuoi-tu.html) e a sottoporci a torture indicibili durante il parto! 
Ma attenzione, WARNING! Se appena iniziamo a pensare che nascere femmina porta con sé sofferenze siamo nel trip sbagliato: iniziamo a pensare che le mestruazioni sono solo un fastidio anziché un'importante purificazione del nostro corpo, e desideriamo solo liberarcene, oppure che  CI TOCCA soffrire per partorire ed abbiamo bisogno dell'analgesia. Un tremendo circolo vizioso, in cui certo l'uomo (marito o medico che sia)  si trova a ricoprire il ruolo di chi ci dà protezione, ma diciamo la verità...non dovremmo prima rivedere alcune cosine tra noi femmine?

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