mercoledì 6 marzo 2013

“C'ERA UNA VOLTA...IL PARTO"

Ieri sera dalle 18 alle 20, in via Palestro 66 a Cremona, si è svolto il primo incontro della seconda edizione del ciclo di incontri "C'ERA UNA VOLTA...IL PARTO" organizzato dal Collegio Delle Ostetriche della Provincia di Cremona.


Il tema dell'incontro di ieri, "LE DONNE SCRIVONO...DOPO AVER PARTORITO", è stato introdotto dalla Presidente Del Collegio Anna Maria "Stefania" Cristiani con una premessa che condivido profondamente: quando le donne che partoriscono compaiono sul giornale è in gran parte per segnalare fatti gravi, ma non si racconta mai di come le donne, con l'esperienza della maternità, riescano a produrre qualcosa di bello e a fare cose che mai avrebbero pensato di riuscire a fare prima. Per contribuire quindi a nutrire una buona cultura della nascita io e altre due donne siamo state ospitate per raccontare la nostra storia e per leggere i nostri scritti, partoriti a loro volta a seguito di vicende personali profonde e toccanti che hanno innescato una miccia inarrestabile. Ecco così che insieme a Elisa Dedé e Alessandra Cortesini, abbiamo proposto i nostri contenuti e dialogato con le presenti donne e ostetriche.
Io ho detto quello che emerge anche da questo blog, e comunque non ho intenzione di parlare di me ma di Elisa e Alessandra che sono state intense ed emozionanti!
Elisa, timida ma potente, ha scritto un libricino bellissimo dedicato ai bimbi nati prematuri, che introduce così "Questa fiaba è stata scritta per tutte le mamme che, come me, si sono ritrovate in una realtà come quella della patologia neonatale di Bergamo. È un luogo sconosciuto, a molti sembra lontano, in realtà c'è ed è come un alveare in continuo fermento, formato da esseri tanto piccoli e fragili, quanto forti e tenaci...

Elisa ci reso partecipi narrando la storia di una donna che si è sempre fidata delle sue sensazioni ed emozioni, ha saputo ascoltarle trovando in questo l'energia positiva necessaria; sostenuta da persone care che hanno creduto in lei, ha trovato la forza e la positività per affrontare un mondo medico spesso freddo e sterile (che crede ancora che il contatto umano non si terapeutico, evidentemente, ndr) e non solo, ma ha saputo trarre da questa vicenda in cui tutto si ribalta all'improvviso, una nuova unità familiare.

Alessandra invece, un po' imbarazzata e molto ironica, ha raccontato il diario dei suoi tre parti presentandolo così: "ho dato alla luce tre figli e una mamma nuova"!
La sua è una storia in cui si alternano aspettative, disillusioni e TENACIA. Alessandra è uscita dal bozzolo passando attraverso tre parti, evolvendosi tra l'uno e l'altro e contagiando anche tutti quelli che le sono stati vicino, trovando nuova vita non solo per sé ma anche per la sua famiglia.

Infine la riflessione si è spostata sull'importanza di raccontare la storia della nascita, come elemento fondante della propria identità, ma anche come anello di connessione tra tutte le donne.

Ci saranno ancora due incontri quindi....

Venite venite dico! Donne e uomini venite! l'ambiente è molto accogliente e familiare tutto decorato con fiori colorati, dono per ogni partecipante, ma soprattutto ci si emoziona e ci si commuove così come ci si scioglie davanti ad un neonato. inoltre è una preziosa occasione per fermarsi a riflettere su temi che sono nientepopò che le fondamenta della nostra vita. 
Se le donne tutte, madri, nonne, ostetriche ecc. non si sentono chiamate in causa in queste occasioni allora forse c'è qualcosa che non funziona e non vorrei iniziare a pensare davvero che ci hanno espropriato anche della legittimità del nostro pensiero!

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