venerdì 27 settembre 2013

Lui Lei e l'Altro

Etu...
E noi..
E lui...
Fra noi..

Foto tratta da www.dreamstime.com


Sto parlando di una coppia: un LUI e una LEI, ma anche una LEI e un'altra LEI in cui c'è sempre di mezzo un LUI. Insomma, un LUI in mezzo c'è sempre, o quasi, poi dipende dalle preferenze. 
Quando in una coppia si è in tre possono sorgere delle difficoltà, tendenzialmente perché qualcuno si sente escluso. Se poi accade che si è addirittura più di tre le cose si complicano. Ma restiamo sulla triade. Di fatto non è un grosso problema se uno ci nasce in questa situazione, la dà per scontata, ne prende semplicemente atto e si adegua. Pensa che quella sia la sua realtà e non impara a desiderare altro. Facciamo un esempio: se nasco in un campo di fragole, non posso sapere che vicino c'è un campo di alberi di prugne. È semplice il concetto no? 
Ora immaginiamo anche che a me le prugne servano per vivere, mi sono proprio indispensabili e mi piacciono di sicuro perché il mio corpo ne ha bisogno in quanto le sostanze nutritive che contengono mi consentono di crescere forte e sicuro. A questa stregua sarebbe una mancanza da parte del coltivatore di fragole, non consentire alle sue fragole di nutrirsi di prugne, perlomeno se vuole produrre fragole di ottima qualità.

Ok, usciamo dalla metafora sessual -sentimentale e anche da quella agricola e sveliamo il mistero: STO PARLANDO DI MAMME COL CELLULARE.
Viviamo con questa appendice praticamente sempre e non mi dilungo a spiegarne il motivo, per lavoro o per piacere che sia. 
Quando le donne vengono fagocitate dalla "dimensione mamma", si riducono drasticamente le occasioni per dedicarsi a sé, le vecchie amicizie si diradano, la fatica e la solitudine spesso diventano pesanti. Quindi aprono un blog, chattano, telefonano, per tornare a parlare con qualcuno che non comunichi solo con delle vocali, per confermarsi che sì, sono ancora loro nonostante tutto!
Fatto sta che con queste belle giornate le mamme escono di casa con varie carrozzine o per portare i cuccioli al parco, quindi si presenta un'ottima occasione per ...TELEFONARE!!! 
Ogni pretesto è buono per fotografare il pupo e metterlo su fb, aspettare i commenti e rispondere, in sostanza: rimettersi in gioco nel mondo, rielaborare la propria nuova dimensione.
Tutto legittimo. 

Ora mi metto dalla parte del bambino, quel bimbo che vede la mamma sempre con qualcosa in mano vicino all'orecchio, qualcosa che non è per lui...si abitua a sentirne sempre la voce rassicurante della sua mamma dietro di lui mentre spinge il passeggino: se un tempo la mamma lo ninnava cantando, ora parla parla... ma si sente anche spesso dire: "sta zitto che sono al telefono!" "non vedi che sto parlando" "aspetta un attimo che arrivo!" "non ora" "sta fermo che ti faccio la foto che la mando alla nonna"...

Ecco, allora mi chiedo se quel bimbo non sia una fragolina.

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